A scuola, felici
Un supporto esterno professionale per affrontare con il giusto distacco e con i migliori strumenti problemi di rendimento e di comportamento a scuola

Quando subentrano dei problemi nel rendimento o nel comportamento scolastico dei bambini e dei ragazzi spesso i genitori vivono la cosa con preoccupazione, con il risultato che il problema, invece di risolversi, può ingigantirsi e portare con sé ansie e nervosismo che non aiutano a recuperare.
Ecco perché un supporto esterno professionale è spesso la scelta migliore: il problema viene affrontato con il giusto distacco, ma anche con gli strumenti migliori per uscire da un momento di disagio che non va sottovalutato, ma neanche amplificato ed aiuta ad uscirne rafforzati, più integri interiormente e più uniti come sistema famiglia.
Come fare a capire se il tuo bambino/ragazzo ha bisogno di questo supporto?
- Non va volentieri a scuola, cerca ogni scusa per assentarsi
- In classe si distrae e non partecipa
- Il suo rendimento scolastico è calato in alcune o tutte le materie
- Spesso non consegna i compiti e fa fatica a mantenersi al passo con le cose da studiare
- In caso di DAD, si distrae e “dimentica” di collegarsi o dà la colpa a problemi tecnici
- Vive una situazione conflittuale con alcuni insegnanti o compagni
- Altro…
Attenzione: queste condizioni sono campanelli d’allarme che non vanno sottovalutati ma, escluse patologie o una sofferenza psichica profonda, possono essere risolti in modo efficace lavorando su più fronti:
- Ridare fiducia allo studente sulle sue capacità
- Aiutarlo a organizzare meglio il suo tempo e a trovare un metodo di studio
- Rendere lo studio un’esperienza creativa e divertente
- Aiutarlo a esprimere i tuoi talenti e la sua personalità in un ambito scolastico e di socialità
- Coinvolgere il sistema famiglia in un percorso di continuità che raccoglie e porta avanti gli stimoli emersi nel lavoro di supporto
I voti sono un sintomo, non una causa: spesso fanno da termometro per un disagio relazionale o personale, più che scolastico o cognitivo. Intervenendo sull’immagine e l’opinione che lo studente ha di sé, si possono ottenere cambiamenti importanti e duraturi in poco tempo.
Comprendere il proprio disagio scolastico e imparare ad affrontarlo divertendosi, è una competenza che potrà essere molto utile anche nella vita.
A chi è indirizzato
Il supporto personalizzato è rivolto in particolare a studenti della primaria e della secondaria di primo grado. Non fornisce un aiuto specifico sulle materie, ma è un supporto allo studio, alla corretta impostazione di un metodo di lavoro e aiuta lo studente a esprimersi in modo più strutturato, a ritrovare la fiducia nelle sue capacità e a integrarsi al meglio nella classe.
È pensato per studenti e scolari che attraversano un momento di difficoltà e vanno quindi aiutati a recuperare profitto e soddisfazione. Comprende strumenti creativi, ascolto, indicazioni didattiche e per la famiglia la possibilità di avere un interlocutore esterno professionista con cui instaurare un dialogo.

Chi sono
Sono una professional counselor iscritta ad AssoCounseling (Associazione Professionale di Categoria Reg-A2381-2019) e specializzata in psicosintesi e in psicodinamica.
Ho lavorato come educatrice in ambito comunitario e scolastico con bambini e adolescenti in difficoltà, dando supporto alla genitorialità, elaborando progetti educativi individualizzati, organizzando laboratori creativi e percorsi di potenziamento delle abilità sociali.
Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere e diplomata come Interprete e Traduttrice (inglese e tedesco).
Dubbi, domande? Consulta le FAQs
l tema “scuola” occupa già la maggior parte della giornata e dei pensieri di mio/a figlio/a, non sarebbe più sano per lui/lei dedicarsi ad attività ricreative e preservare il suo tempo libero?
L’impegno richiesto è di due ore settimanali per un periodo di tre mesi allo scopo di rendere il suo impegno efficace evitando di trascinarsi i compiti per tutto il giorno. Questo dovrebbe accorciare il tempo dedicato allo studio per poter dedicare il resto della giornata ad altro in leggerezza e libertà.
A causa delle attuali restrizioni imposte dal Governo, mio/a figlio/a è già costretto a trascorrere lunghi periodi di tempo online. Questo servizio non implicherebbe aumentare il suo monte ore davanti allo schermo?
Si tratta di due ore settimanali per un periodo di tempo limitato. Non sono le due ore in più che pesano sul totale delle ore trascorse davanti ad uno schermo, soprattutto quando sono dedicate a dare degli strumenti specifici per “farcela da soli” nella vita.
Anche se mio/a figlio/a non dovesse essere d’accordo, posso costringerlo/la a partecipare?
Assolutamente no. Se il/la protagonista non se la sente o non è d’accordo a percorrere questa strada, vano sara qualsiasi sforzo da parte nostra.
Le difficoltà scolastiche di mio/a figlio/a riguardano solo delle materie specifiche. Ci si può dedicare esclusivamente a quelle e lasciar perdere il sistema famiglia?
Gli obiettivi vanno scelti insieme sulla base delle specificità di ogni caso e delle mie competenze. Questo servizio non è equivalente a delle classiche lezioni private che si possono trovare ovunque. Quello che si offre qui è la presa in carico della persona nella sua unicità e nel sistema in cui è inserita per il raggiungimento di obiettivi condivisi.
n questo momento io (madre/padre), lavorando da casa, ho più disponibilità di tempo per affiancare mio/a figlio/a nell’esecuzione dei compiti, perché dovrei avvalermi di una figura esterna che implica un costo aggiuntivo nel bilancio familiare?
Spesso accade che la sovrapposizione di ruoli (genitore/insegnante verso figlio/alunno) comporti dello stress inutile che inevitabilmente appesantisce e altera gli altri momenti della giornata, generando nervosismo e malcontento da entrambi le parti. Una figura esterna proprio per la sua “neutralità” ha maggiori probabilità di risultare efficace in questo tipo di intervento. Ciò ovviamente non toglie la possibilità ad un genitore di accompagnare e di sostenere il/la figlio/a nell’esecuzione dei compiti durante gli altri momenti della settimana.
Non vorrei che mio/a figlio/a si abituasse ad avere “la pappa pronta” affiancandogli/le fin dall’inizio un supporto esterno e così facendo non fosse più stimolato/a a cavarsela da solo/a, in caso di difficoltà nella vita.
Al contrario, lo scopo di questo servizio è quello di lavorare sulla capacità di scegliere, di gestire il proprio tempo, di auto-organizzarsi e di problem-solving attingendo alle proprie risorse personali. E’ molto probabile che questo tipo di intervento possa generare un miglioramento della propria autostima e il raggiungimento di una maggiore autonomia.
Noi abitiamo a Caltanissetta, anche sul nostro territorio è presente questo tipo di servizio?
Questo servizio è disponibile su scala planetaria, basta avere un PC ed una buona connessione.
Questo servizio è rivolto anche ai minori che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia)?
Dipende dal grado di difficoltà che questo disturbo comporta. In linea di massima per questi disturbi va strutturato un intervento specifico. In ogni caso sono disponibile a fare un colloquio gratuito per valutare la situazione, comprendere le vostre esigenze e nel caso indirizzarvi alla figura professionale che fa al caso vostro.
I minori che hanno una diagnosi di ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività), disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva, possono rivolgersi a questo servizio?
No, ma sono disponibile a fare un colloquio gratuito per valutare la situazione, comprendere le vostre esigenze ed indirizzarvi alla figura professionale adeguata.
La settimana di mio figlio/ mia figlia è stracarica di diverse attività extra-scolastiche, non vorrei si trovasse a metà del percorso e non riuscisse a mantenere l’impegno preso. E’ previsto un rimborso della quota versata per l’intero ciclo di 12 incontri in caso di ritiro anticipato?
Dal punto di vista educativo e strategico è controproducente partire con un atteggiamento di sfiducia nella capacità di mantenere fede ad un impegno preso. Quindi in linea di massima no, non è previsto nessun rimborso. Detto questo, ogni caso va valutato nella sua specificità.
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